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Writer's pictureBeatrice Radi

Editing, schede, valutazioni… Come scegliere il servizio più adatto a te?

Nel grande (e affollato) panorama dei servizi editoriali, l’aspirante autore rischia di trovarsi spaesato e di non riuscire a capire quale sia l’aiuto del quale ha davvero bisogno.

E quindi? Come si fa a sbrogliare la matassa? Capiamolo insieme!

La prima (dolente) verità è che nessuno (di serio) lavora gratis, quindi se incappate in valutazioni gratuite di tutto il vostro manoscritto o – addirittura – in schede omaggio, vi consiglio di aprire bene gli occhi.

Se si tratta di una breve lettura parziale, nessun problema. In caso contrario, fate attenzione a non finire nella rete di “professionisti” che, dopo una scheda gratuita, vi convinceranno a fare un editing da migliaia di euro.

Perché no? Perché l’editing non serve a tutti!

Ma, prima di addentrarci in questo discorso, partiamo dal principio e conosciamo i principali servizi editoriali per l’autore.


Cos’è l’editing?


L’editing è un servizio utilissimo e davvero molto completo, l’editor lavora con voi, fianco a fianco, e questo ovviamente (e giustamente) ha un costo piuttosto elevato.

Il bello di questo servizio è che non c’è un’organizzazione rigida, ma si può adattare alle vostre esigenze. Di solito inizia con diverse telefonate durante le quali si concorda la scaletta dettagliata del romanzo. Segue l’invio dei capitoli che, a mano a mano, vengono corretti dall’editor e poi si termina con una lettura finale di tutto il romanzo. L’editor lavora insieme all’autore su ogni aspetto necessario e soprattutto per superare gli ostacoli, trovare delle soluzioni creative e tanto altro.

È una persona a cui poter sempre scrivere (magari non in piena notte 😉) per esprimere i propri dubbi, tipo “e se il protagonista invece che fare X facesse Y? Come la vedi?”.

L’editor, come un angelo custode, sarà pronto ad aiutarvi durante tutto questo processo.


MA… (sì, c’è un ma)


Dovreste già avere un’idea di base, quanto meno teorica, di come si struttura una storia e di cosa volete scrivere. Non serve avere già una trama perfettamente sviluppata, ma sarebbe utile aver già seguito almeno un corso di scrittura creativa o quanto meno essere lettori esperti e competenti.


Questo per un semplice motivo: l’editor vi dà un valido supporto, ma non vi scrive il romanzo!


Quindi se voi per primi non avete idea di cosa volete scrivere, non avete mai scritto o magari avete molte idee confuse… Potreste ritrovarvi a spendere molto denaro e non ottenere il risultato desiderato! Un editor serio non vi prenderà come clienti per stravolgervi il libro e imporre le proprie idee, ma lavorerà solo su testi dove intravede già un margine di miglioramento e soprattutto con autori che ascoltano i consigli.

L’editing – come tutti i servizi in cui “ci si affida” – funziona bene se abbiamo fiducia nell’altro e se siamo aperti al dialogo.


E la scheda di valutazione?


Parto dalla fine: questo è il servizio che consiglierei a tutti.


In questo caso, di solito per qualche centinaia di euro, l’editor legge tutto il vostro romanzo e vi fa un report di 5-7 pagine in cui evidenzia i punti di forza, i punti di debolezza e le aree di miglioramento del romanzo.

Solitamente, si concentra sull’efficacia dell’intreccio, sui personaggi, sulle ambientazioni e sui dialoghi, ma può espandere di più alcune sezioni in base al vostro testo.


Secondo me, è il modo migliore per avvicinarsi al mondo della revisione perché non ha un costo (e un impegno in termini di tempo) elevato come l’editing, ma dà comunque una buona panoramica. Serve soprattutto a guardare il proprio lavoro dall’esterno e a evidenziare i macro-problemi del testo. Potreste non esservi accorti di avere un problema logico nella trama, oppure di avere un personaggio respingente. Magari lo volevate scrivere così, ma tante volte è un risultato involontario e sgradito.


Attenzione: l’editor che vi fa la scheda deve leggere assolutamente tutto il romanzo, ma non andrà ad analizzare il contenuto riga per riga come farebbe con l’editing, né vi correggerà eventuali errori grammaticali e sintattici.


Una scheda è anche utile come lavoro preliminare all’editing: in questo modo l’autore sa già su quali aree dovrà andare a intervenire e l’editor può già farsi un’idea delle strategie migliori da utilizzare.

Perciò vi consiglio comunque di partire da questo servizio e poi di valutare strada facendo la direzione da intraprendere in seguito, che siano corsi di scrittura collettivi o servizi personalizzati.


Insomma, una scheda non si nega a nessuno 😉


Correzione di bozze, valutazione trame e molto altro


I servizi editoriali per l’autore non si esauriscono con l’editing e la scheda editoriale, nonostante siano senza dubbio più conosciuti. Tra le altre possibilità, si può chiedere una consulenza, una correzione bozze o una valutazione.


La consulenza spot può essere utile per discutere dell’efficacia di una trama o la struttura di una scaletta. Questo può servire agli autori che vogliono chiarire bene il piano prima di iniziare a scrivere, per poi cavarsela da soli per la maggior parte della stesura.


La correzione di bozze invece non c’entra niente con il contenuto del vostro testo, ma si concentra solo sulla forma. Va a scovare refusi, errori grammaticali e sintattici, punteggiatura sballata e qualsiasi altra imprecisione formale. Serve moltissimo a chi pubblica in self per essere sicuri di evitare erroracci che ci farebbero perdere credibilità agli occhi del nostro pubblico.


Infine, la valutazione di solito è effettuata da un agente e si tratta di una lettura per capire se l’agenzia potrebbe essere interessata a rappresentarvi (all’Italia e all’estero). Anche qui, di solito, non si danno consigli per migliorare il testo, ma ci si concentra su un parere positivo o negativo nell’ottica della rappresentanza.

***


E voi avete mai richiesto un servizio editoriale? Parliamone nei commenti!

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